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Dopo aver colorato i cieli di mezzo mondo, l’artista cinese Cai Guo-Qiang sceglie il capoluogo toscano per uno dei suoi mozzafiato spettacoli pirotecnici.

L’occasione è l’apertura della sua personale ‘Flora Commedia’ a Le Gallerie degli Uffizi, curata da Eike Schmidt, Direttore de Museo, e da Laura Donati, curatore del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi.

La magia della performance, dal titolo City of flowers in the sky, è durata circa dieci minuti. Il cielo fiorentino è stato invaso da enormi fiori colorati, disegnati dalle esplosioni delle polveri piriche tanto care all’artista.

Uno spettacolo sensazionale che ha generato nei migliaia di fiorentini e nei molti turisti in visita a Firenze, una fortissima emozione, costringendoli con il naso all’insù come quando da bambini guardavano incantati i fuochi d’artificio delle feste parrocchiali.

La performance era composta da un preludio e sei atti: Tuono primaverile e, a seguire, dio del vento dell’Ovest e dea della Terra, Nascita di Flora, Caduta di Venere, Le tre Grazie, Giardino spirituale e Giglio rosso.

‘Durante lo show diurno con i fuochi d’artificio a piazzale Michelangelo vorrei riportare in vita lo spirito dei maestri del Rinascimento, e utilizzare il cielo come una tela per toccare i cittadini con uno spettacolo unico. Sono sicuro che in quel momento riuscirò a liberare lo spirito dei maestri del Rinascimento e farlo fiorire nel cielo’ 

Sembra esserci riuscito alla grande.

Dopo Black Ceremony, esplosione di fuochi d’artificio diurni nel deserto di Doha nel 2011, ed Elegia realizzata lungo il fiume Huangpu di Shanghai nel 2014, City of Flowers in the Sky è stata una delle performance più complesse di Cai Guo-Qiang. Un grande omaggio a Florentia, la città dei fiori del Rinascimento.

Lo spettacolo ha introdotto la tematica affrontata dall’artista cinese nella sua mostra agli Uffizi. Da sempre affascinato dai sinuosi disegni di piante e vegetali, Cai fa suo il soggetto della flora rinascimentale, riproducendola secondo i tratti distintivi della sua cifra stilistica, dando vita ad un progetto originale, di notevole eleganza e leggerezza.

E’ un onore vedere come uno degli artisti contemporanei più interessanti ed acclamati a livello internazionale, abbia studiato e preso spunto dalle tecniche utilizzate nei disegni della collezione italiana presso il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Le sue opere infatti sono state realizzate in gran parte con tecniche originali sviluppate appositamente per la mostra, tra cui la tecnica della pittura tramite bastoncini d’incenso, ispirata per l’appunto alla collezione di disegni a punta d’argento degli Uffizi.

‘L’obbiettivo che mi prefiggo è la ricerca dell’invisibile, ma non sono sempre sicuro di cosa sto cercando e di quale sarà il risultato di questa ricerca. In questo caso mi sono ispirato alla Primavera di Botticelli e alla Medusa di Caravaggio come canali per individuare questa sintesi di forze, e ho trovato ispirazione nella collaborazione con i botanici degli Uffizi che hanno ricreato le piante che fiorivano nel giardino durante il Rinascimento. Tramite questo processo di ricerca sono riuscito ad andare più a fondo nella tematica che ho scelto per la mostra, nel ricercare la spiritualità dei fiori e allo stesso tempo quella della polvere da sparo’.

Come uno studioso botanico, l’artista ha visitato più volte il Giardino mediceo di Boboli per osservare le diverse varietà di fiori del Rinascimento. La Limonaia, antica serra della famiglia Medici e luogo in cui oggi continua la coltivazione della flora rinascimentale, è stata una delle principali fonti di ispirazione. Ha inoltre lavorato a stretto contatto con gli esperti botanici degli Uffizi, ricreando varietà floreali del Rinascimento e riproducendole sulla tela.

La mostra, che comprende circa sessanta opere realizzate con polvere da sparo insieme ad una selezione di bozzetti che ne illustrano l’affascinante processo creativo, è allestita nelle dieci gallerie connesse alle sale caravaggesche, del corpo principale degli Uffizi. Ogni galleria sarà dedicata a un tema specifico come il “Dialogo con Caravaggio”, il “Giardino del Rinascimento”, il “Giardino del Colore”, il “Giardino della Natura”, il “Giardino del Cosmo” e il “Giardino dell’Erotico”.

Questa progetto creato per gli Uffizi è una continuazione critica dell’interessante progetto di Cai ‘An Individual’s Journey through Western Art History’, che è iniziata nel 2017 e include mostre personali in sei musei tra i più conosciuti al mondo, tra cui il Museo del Prado, il Museo Pushkin ed il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che aprirà durante il mese di febbraio 2019.

Un viaggio personale dell’artista attraverso gli stili e le tematiche della storia dell’arte. Ogni esposizione instaura un dialogo con i rispettivi aspetti della storia dell’arte occidentale rappresentati da ciascuna istituzione, con l’obiettivo comune di esplorare nuove possibilità nel mondo dell’arte. Creando un dialogo intrecciato tre la tradizioni contemporanee, cinesi ed occidentali, e al contempo tra quelle tradizionali.

‘Il lavoro di Cai incarna la qualità esplosiva del processo creativo in una tachigrafia che si spinge all’estremo: fugace, istantaneo e, mentre osserviamo le tracce dei gesti e il movimento, necessariamente evocativo dei momenti già trascorsi. Alludendo a dipinti iconici del passato, queste immagini diventano metafore del loro improvviso e potente ritorno dalle profondità della memoria’ (Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi).

 

Cai Guo-Qiang è nato nel 1957 nella città di Quanzhou in Cina. Ha studiato scenografia presso l’Accademia teatrale di Shanghai e da allora nel suo lavoro ha sperimentato diversi mezzi artistici, tra cui il disegno, l’installazione, il video e la performance. Mentre viveva in Giappone dal 1986 al 1995, ha esplorato con i suoi disegni le proprietà della polvere da sparo, una ricerca che col tempo l’ha portato allo sviluppo dei suoi caratteristici eventi pirotecnici. Attingendo alla filosofia orientale e alle questioni sociali contemporanee come basi concettuali, le sue opere d’arte rispondono direttamente alla cultura e alla storia locali e stabiliscono uno scambio tra gli spettatori e il vasto universo che li circonda. La sua personale arte pirotecnica e le sue installazioni sono piene di una vitalità e di una forza che trascendono il piano bidimensionale e si espandono dallo spazio del museo alla società e alla natura. E’ stato insignito del Leone d’oro alla 48esima Biennale di Venezia del 1999, del ventesimo Fukuoka Asian Culture Prize nel 2009, del Barnett e dell’Annalee Newman Foundation Award nel 2015 e del Bonnefanten Award for Contemporary Art (BACA) 2016, ed è stato anche direttore degli effetti speciali e visivi per le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi estive del 2008 a Pechino.Tra le sue molteplici rassegne personali e mostre, si ricordano Cai Guo-Qiang on the Roof: Transparent Monument al Metropolitan Museum of Art di New York nel 2006 e la sua retrospettiva I Want to Believe, che ha aperto nel 2008 al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Nel giugno 2015 Cai ha creato lo spettacolo pirotecnico Sky Ladder al largo dell’isola di Huiyu a Quanzhou in Cina; l’opera è diventata il pezzo centrale del documentario di Netflix del 2016 Sky Ladder: the Art of Cai Guo-Qiang, diretto dal premio Oscar Kevin Macdonald. Nel 2017 è stato realizzato a Chicago Color Mushroom Cloud, il suo più recente spettacolo pirotecnico. Nello stesso anno le sue mostre personali sono state Cai Guo-Qiang: Octoberal Museo Pushkin di Mosca, e The Spirit of Painting. Cai Guo-Qiang al Pradopresso il Museo del Prado di Madrid.

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