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Leggera e imponente attira lo sguardo del passante che alza gli occhi verso l’alto. Un’istallazione aerea composta da sfere e dischi del diametro di circa 4 metri, si sviluppa lungo il cavedio di Rinascente Tritone a Roma, dal sesto al primo piano, per circa 21 metri: Mobile.

E’ un allestimento di Xavier Veilhan, artista francese che si esprime e cimenta con fotografia, musica, scultura, pittura, film e istallazioni che sempre coinvolgono il pubblico e lo interrogano. Qui le sfere dell’opera sono mobili e libere e come lo stesso Xavier ha detto durante l’inaugurazione, possono essere spinte dall’aria dei condizionatori o dal muoversi dei passanti e dare vita a leggeri movimenti e spostamenti. 

L’accostamento con Calder è rapido, la struttura ha la caratteristica di sembrare fragile e molto consistente allo stesso momento e regala agli ambienti di Rinascente un’atmosfera da museo d’arte contemporanea, dinamico e coinvolgente. 

Le sfere in qualche modo vogliono rappresentare il via vai dei pensieri nella testa dei passanti, per il colore rosso e bianco, per noi invece, si accostano alle immagini dei palloncini che colorano alcune fiabe moderne.

Veilhan ci spiega che il suo desiderio è quello di ricordare l’imponenza di alcuni alberi giganti che sono presenti in luoghi naturali. Come se queste sfere incarnassero la forza e la leggerezza che hanno certi alberi dalle dimensioni maestose. E proprio come gli alberi anche le sfere di Veilhan possono essere classificate in base alle loro caratteristiche.
Ogni anno l’artista ne crea di nuove per dar vita a una foresta in continua crescita. Così l’opera MOBILE (ROMA) riempie il cavedio di Rinascente Tritone con la sua presenza evanescente e rappresenta una metafora dell’arte stessa, materializzando il gesto artistico nell’ambito del reale.

Gli uomini sono come gli alberi, dice Xavier, ciascuno diverso e così caratteristico, ognuno con la sua chioma o la sua altezza o le sue foglie, i suoi colori, tutti alberi stessa specie, ma tutti diversi. 

Xavier Veilhan è nato a Parigi nel 1963. Per lui l’arte è uno strumento essenziale per tentare di comprendere il passato, il presente e il futuro. Le sue opere sono in tutto il mondo a partire dal 1990, esibite in mostre personali e collettive. Tra i progetti più conosciuti: VEILHAN VERSAILLES nel 2009, nei Giardini di Versailles, e ARCHITECTONES, una serie di interventi su edifici storici, completati tra il 2012 e il 2014. Molti lavori si sono distinti anche in spazi pubblici, tra cui LE LION del 2004 a Bordeaux, RENZO PIANO & RICHARD ROGERS del 2013 a Parigi, JEAN-MARC del 2012 a New York e THE GREAT MOBILES del 2018 a Seoul. Nel 2017 Veilhan ha rappresentato la Francia alla 57sima Biennale di Venezia, trasformando il suo padiglione in uno studio di registrazione dedicato all’audio sperimentazione e accogliendo l’intervento di più di 200 musicisti.

Sin dalle sue origini Rinascente si è impegnata a coinvolgere artisti e designer per rendere significativi i luoghi dello shopping, Così è stato con Marcello Dudovich, Bruno Munari, Max Huber e molti altri ancora e, più recentemente, Anthony Ausgang, Moritz Waldemeier, Martino Gamper, per citarne alcuni. Ora è la volta di Xavier Veilhan.

Rinascente Tritone a Roma in particolare, è già un luogo unico nel suo genere perché ospita i resti dell’Acquedotto Vergine del 19 a.C.dedicato all’alimentazione di quasi tutte le più imponenti e grandiose fontane del centro della città, inclusa la Fontana di Trevi.

L’installazione di Xavier Veilhan è on air dal 23 febbraio per tutto il 2019.

 

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