La Galleria il Sole, sotto la direzione artistica di Fabio Ortolani, ospita nei suoi spazi espositivi il progetto Atlantide di Massimo Catalani.
L’artista romano, architetto di formazione, presenta al pubblico le sue opere, dando vita ad un luogo fluttuante che ricorda i fondali degli oceani. I movimenti sinuosi dei cetacei raffigurati assieme alle sfumature di un blu intenso, accompagnano chi guarda in un ambiente permeato da un rassicurante senso di pace, che ci riconcilia con i nostri sensi e fa riemergere, come una balena che sale in superficie, recondite memorie infantili. Non solo perché la balena é probabilmente uno dei primi disegni che scarabocchiamo da bambini, con l’acqua zampillante dal dorso, ma anche perché le opere fanno sprofondare lo spettatore in una sorta di primordiale ‘liquido amniotico’, come piace definirlo all’artista.
I toni del blu e i tratti dei disegni sono ipnotici, rilassanti, e il senso armonico ed elegante della composizione ci ricorda che Massimo Catalani é un architetto di tutto rispetto. Ma certamente la cosa più affascinante e senza dubbio la più spettacolare, é il sale luminescente usato per accompagnare il tratto delle opere. In questo modo la figura assorbe la luce del giorno e la rilascia durante la notte. Si crea così un effetto finale davvero molto scenografico: al buio le balene si illuminano, prendono vita, ci accompagnano nell’oscurità degli abissi, come una luce guida nel nostro inconscio. Una visione certamente rilassante e quasi terapeutica.
‘Le opere al buio sono come al chiaro di luna, dove l’umano é diverso, abbassa la voce ed espande la sensibilitá’ (M. Catalani)
Sembra quasi di sentire il canto dei cetacei e di essere proprio là insieme a loro, sott’acqua, e non ad osservarle come di fronte ad un acquario. Un effetto di straniamento che porta lo spettatore a condividere per un momento, tramite questo artificio artistico, lo stesso spazio dei pesci, coabitando insieme, come nel mitico mondo di Atlantide. Un’illusione resa possibile grazie al potere evocativo dell’arte, e che sicuramente nasce anche dalla sensibilità ambientalista dell’artista, il quale ha partecipato in passato ad alcuni progetti promossi da Greenpeace.
Le opere sono realizzate su juta e su carta, tramite un utilizzo del pennello rapido e potente, con quella tecnica detta ‘del pennello asciutto’. Il tutto accompagnato da un impasto a base di calce, per ricordarci che viviamo tutti sotto un comune destino e che ‘siamo parte dello stesso equilibrio’.
Massimo Catalani
Atlantide
9/11/2018 – 16/11/2018
Galleria Il Sole
via Nomentana 125 – Roma