Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Matthew è morto. Matthew è scomparso lo dicono i suoi genitori, c’è una scatola piena di foto e il suo camioncino è stato ritrovato abbandonato.

Matthew è morto perchè sta creando un nuovo progetto, una nuova opera. Matthew è morto per cominciare da capo, ogni volta.

Tutto è definitivo. La sua arte è definitiva, il suo movimento interno, il suo progetto di ricerca.

In search of … non è una mostra, è un evento, un accadimento memorabile, un’esclamazione di vita. Si vita, anche se Matthew è morto.

Perchè la vita alla fine deve regolare i conti solo con la morte, può fiorire solo dopo l’inverno, può trovare significato solo dopo averlo perso.

Matthew si è perso e ha scoperto che l’uomo è nascosto nella natura e le rocce antropomorfe sono il simbolo dell’inizio, dell’identificazione dell’essere umano come parte integrante di un tutto.

Un essere umano che si vede anche dallo spazio, un essere umano tratteggiato nell’atmosfera terrestre, nelle materie prime, nel legno, nel cielo. Un essere umano riassunto, semplificato.

Si, Matthew è morto, Matthew è scomparso.

“Ciò che sto facendo è perdermi in questo mondo. Il che non è male, dato che abbiamo sempre bisogno di assumere parte del mondo che ci circonda nel tentativo di diventare ciò che siamo. Il mondo diventa parte di me ed io di esso. Fare arte è un modo per non esserci: l’opera è una traccia della mia vita vissuta su questo mondo, e in esso”

(27 gennaio > 1 maggio 2011 – MATTHEW DAY JACKSON – In Search of … – Mambo  – Via Don Minzoni, 14 40121 Bologna )

Post Scriptum …

Citazione virgolette: parole di  Matthew Day Jackson intervistato da Gianfranco Maraniello INSTANT BOOK – Mambo

Matthew Day Jackson è nato nel 1974 a Panorama City, CA. Vive e lavora a Brooklyn, NY.

Gianfranco Maraniello, direttore del Mambo, è nato a Napoli nel 1971.

…Io sono nata a Roma nel 1970.

© Art Word 2024.